All’ing. Giovanni Lugaresi (Cesena 1844- Bellaria 1922) possono riconoscersi i meriti pionieristici del turismo di Bellaria. Egli, che già frequentava la zona per la propria passione venatoria e per essere impiegato quale tecnico alla costruzione della ferrovia, alla fine degli anni ’70 sceglie Bellaria quale luogo di cura per il figlio Eraldo di appena due anni, dapprima dimora nel Borgo, poi in un luogo più prossimo alla marina presso la famiglia Magnani. La prescrizione veniva dal professor Augusto Murri, titolare della Clinica Medica dell’Università di Bologna, che diagnosticata la polmonite al figlio lo aveva esortato al soggiorno terapeutico con l’imperativo “Mare! Mare! Mare!”.
Fautore delle cure marine, il professor Murri viene nominato nel 1878 direttore del moderno Stabilimento Idroterapico del Comune di Rimini.
A partire da questo momento l’ing. Lugaresi attiva le proprie conoscenze dirette negli ambienti della borghesia e dell’aristocrazia della Romagna, e favorisce il formarsi di una prima colonia di bagnanti ai quali più volte presterà assistenza alla progettazione e alla costruzione di villini.
Il primo villino è costruito, nel 1885-1886, dallo stesso ing. Lugaresi; ad esso , solo dopo due anni, si aggiungono quelli delle famiglie Vendemini, Bertozzi, Magni, Meyer, Marchesi Americi, Manzi, Rosetti. (…)
A Bellaria l’insediamento dei villini avviene in ordine sparso e va a collocarsi all’interno del rado tessuto residenziale della popolazione marinara.
Con i villini prende il via la lunga stagione della “villeggiatura” , destinata a mantenersi, quale configurazione predominante del modello di fruizione turistica, sino al secondo dopoguerra. La loro presenza produce subito un effetto moltiplicatore di nuove costruzioni e di nuovi arrivi, tale da assicurare il formarsi in pochi anni di una colonia bagnante abbastanza consistente, di ceto aristocratico e borghese, che puntualmente fa ritorno ad ogni estate.