Il progetto locale

Nei percorsi in atto di esperienze di democrazia comunitaria nelle loro variegate forme di crescita della coscienza di luogo non si tratta semplicemente della difesa di comunità storiche, di identità passate, ma di costruzione di comunità che crescono nell’esercizio del conflitto e si ritrovano a fondare un “patto” di cura dell’ambiente e del territorio, sviluppando le proprie identità e i propri saperi nel progetto comunitario; si tratta di una comunità locale che riconsidera proprio le relazioni di cura con l’ambiente, con il paesaggio, con gli spazi pubblici, coi i propri luoghi di vita ecc. come fondamentali per la costruzione del benessere, non identificando più quest’ultimo con la crescita economica.

Dunque parliamo di una coscienza che si costituisce in processi di neoradicamento in forme non difensive esclusive di identità date (“sangue e terra”) , ma in forme dinamiche e solidali.

In sintesi, la coscienza di luogo si può definire come la consapevolezza acquisita attraverso un percorso di trasformazione culturale degli abitanti del valore patrimoniale dei beni comuni territoriali (materiali e relazionali), in quanto elementi essenziali per la riproduzione della vita individuale e collettiva, biologica e culturale. In questa presa di coscienza il percorso da individuale a collettivo connota l’esercizio caratterizzante e la riconquista di elementi di comunità, in forme aperte, relazionali, solidali.

ALBERTO MAGNAGHI “Il progetto locale. Verso la coscienza di luogo”. Bollati Boringhieri 2010

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